FIAT 500 Club Luxembourg a.s.b.l.
La technique de la Fiat 500
Il motore della Fiat Nuova 500
TIPO 110.000 - 110.004 - 110D.000 - 110F.000 - 126 A5.000
Nel primo periodo di produzione della Nuova 500, quello che va dal 1957 al 1960, le principali modifiche alla meccanica sono state apportate al motore, solo piccoli aggiornamenti al resto della parte tecnica hanno interessato i modelli Normale - Economica – Trasformabile - Sport – Tetto Apribile.
Il motore con sigla 110.00 e' un bicilindrico in linea, 4 tempi, di 479 cc (alesaggio x corsa = 66x70 mm), rapporto di compressione di 6.55:1, valvole in testa allineate ed inclinate di 12° rispetto all’asse del cilindro. La distribuzione ad aste e bilancieri, e' ad albero a camme laterale (catena) con fasatura 19-50-50-19. E' alimentato da un carburatore invertito Weber 24 IMB "soffiato". La pompa benzina e' maccanica. Il filtro dell'aria e' contenuto in un carter fissato con 3 viti al convogiatore per il raffreddamento del motore (ad aria a circolazione forzata mediante ventola), e collegato con due viti al carburatore mediante un tubo rigido saldato. Lubrificazione forzata a pompa ingranaggi con filtro olio centrifugo. Accensione a spinterogeno. Nasce con una potenza di 13.5 cv a 4000 g/m e una coppia max di 2.8 mkg a 2500 g/m.
Gia' nel novembre del 1957, con una diversa fasatura dell'albero a camme (20-50-50-20), un maggiore rapporto di compressione (7:1), e un diverso carburatore Weber 26 IMB, con diffusore piu grande da 18 a 20 mm, lo stesso motore ha migliorato l’erogazione di potenza massima a 15 cv a 4000 g/m, coppia 2.8 mkg a 2800 g/m. A meta’ 1958 con un ancora diverso diagramma della distribuzione (9-70-50-19), un carburatore con diffusore da 21 mm Weber 26 IMB 1, (un manicotto in gomma ora collega il tubo aspirazione aria al carburatore) la potenza passa a 16.5 cv. a 4400 g/m. Dal numero di motore 110.000 128574 viene adottato un nuovo spinterogeno modificato nel sistema di lubrificazione.
Capitolo a parte la versione 500 Sport; infatti il motore con sigla 110.004 aumenta la cilindrata a 499.5 cc (67.4x70 mm). L' albero a camme e' in acciaio (non in ghisa) con diagramma della distribuzione modificato (25-51-64-12), diametro maggiorato delle valvole (aspir. da 30 a 32 mm - scar. da 27 a 28 mm) e diverse molle di richiamo. La testata adotta condotti lucidati ed una differente camera di scoppio, il rapporto di compressione passa da 7.1 a 8.6 grazie anche al diverso profilo del cielo dei pistoni, il carburatore e’ un Weber 26 IMB 2 (da ott. 59 26 IMB 3) con diffusore da 22 mm - Diametro del getto principale 1,25 mm - Diametro del getto del minimo 0,45 mm - Diametro del getto dell'avviamento 0,90 mm.. La potenza sale così a 21,5 CV a 4700 g/m. La coppia Max e' di 3,5 kgm a 3500 g/m. Puleggia comando ventilatore aumentata di diametro per una minor assorbimento di potenza.
Su tutte le versioni, a partire dal 1959, l’impianto di raffreddamento viene modificato con l’aggiunta di una farfalla termostatica che regola automaticamente lo scarico dell’aria. Conseguentemente anche i tubi della marmitta assumono una forma piu' regolare e simmetrica. Dal 1972 la posizione della presa d'aria calda interno vettura viene riposizionata nella versione con motore da 594 cc dovuto al nuovo posizionamento del motorino d'avviamento sulla campana del cambio.
La versione Fiat 500 D commercializzata dall’ ottobre del 1960 al marzo 1965 adottera’ per prima il motore (sigla 110D.000) di 499.5 cc della Sport. L' albero a camme ha lo stesso diagramma della distribuzione (25-51-64-12) ma con il rapporto di compressione di 7:1, viene depotenziato a 17.5 cv a 4400 g/m, coppia max 2.95 mkg a 3400 g/m. Accensione: a spinterogeno. Alimentazione: a benzina con numero di ottano 83 - Carburatore Weber 26 IMB 1 (26 IMB 4 dal ott. 1961), - Diametro del diffusore 21 mm - Diametro del getto principale 1,12 mm - Diametro del getto del minimo 0,45 mm - Diametro del getto dell'avviamento 0,90 mm. Per migliorare l'ispezione il filtro dell'aria e' contenuto in un carter con coperchio apribile fissato da 2 molle ed e' collegato al carburatore da un tubo e due manicotti.
Lo stesso propulsore di uguale cilindrata continuera’ la sua carriera, anche sui modelli 500 F e 500 L . Con sigla 110F.000, e' oggetto di numerosi piccoli interventi migliorativi: la testata viene rinforzata negli attacchi dei collettori di scarico, laddove le forti vibrazioni del bicilindrico avevano causato alcune incrinature; le valvole vengono equipaggiate da doppie molle di richiamo; adottato il dispositivo blowby per il recupero dei gas di sfiato che, raccolti nel coperchio punterie, vengono convogliati a valle del filtro dell’aria che e contenuto in un carter sensibilmente maggiorato (lo stesso viene nuovamente modificato dal 1970). Viene aggiunto un dispositivo di sicurezza per impedire che gas di scarico derivanti da malfunzionamenti (ad esempio la bruciatura della guarnizione della testa) si riversino nell’impianto di raffreddamento e, quindi, in quello di aerazione dell’abitacolo. Il carburatore e' un Weber 26 IMB 4 fino all' ottibre 1968 poi weber 26 IMB 10. A fronte di tutto ciò, l’incremento di potenza risulta essere di solo mezzo cavallo, salendo così a 18 CV a 4.600 giri/min. e una coppia max di 3.1 mkg a 3000 g/m.
Con il modello Fiat 500 R il motore (sigla 126 A5.000) e’ da 594 cc (73.5x70 mm), rapporto di compressione di 7.5:1, e una fasatura dell'albero a camme 26-57-66-17. Alimentato da un carburatore Weber 24 IMB (Diametro del diffusore 18 mm - Diametro del getto principale 0,90 mm - Diametro del getto del minimo 0,45 mm - Diametro del getto dell'avviamento 0,90 mm), mantiene la potenza di 18 CV a 4000 g/m. La ripresa diventa piu' brillante per effetto della maggiore coppia max di 3,7 mkg a 2800 g/m. a disposizione. Cambio con rapporto finale di riduzione 39/8, lo stesso della 500 Sport, senza sincronizzatori (solo gli ultimi esemplari del 1975 adottano il cambio sincronizzato nei 3 rapporti superiori).